sabato 24 febbraio 2018

Week End: le Dolomiti Lucane

Panorami a volo d’angelo

Borghi incastonati tra spettacolari guglie e sagome di pietra, un paesaggio da scoprire con calma, magari dall’alto, volando sospesi a 400 metri d’altezza sopra verdi boschi e profondi burroni.


Anticamente denominata Lucania, dal latino “lucus” perché terra di boschi o forse perché popolata dai Liky, antico popolo proveniente dall'Anatolia, la Basilicata è una regione dai mille risvolti, a torto poco conosciuti dal grande flusso turistico. Attraversata dalla statale 407 Basentana, l’arteria di grande collegamento che segue il corso del fiume Basento da Potenza a Metaponto, un viaggio in questi luoghi permetterà al turista di scoprire località di sicuro interesse.

Arrivando da Potenza, seguiamo le indicazioni per Castelmezzano e iniziamo la scoperta di questo singolare territorio, definito le Piccole Dolomiti Lucane, grazie a giganti di roccia emersi dal mare che oggi spiccano dalla vegetazione con i contorni che riproducono l’asprezza e le caratteristiche delle famose sorelle Trentine. In questo incantevole scenario si trovano i paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa.


Il colpo d’occhio su Castelmezzano, presepe a grandezza naturale incastonato fra guglie d’arenaria, antico presidio normanno dell’XI-XIII secolo è favoloso, tanto da essere inserito per la bellezza e la sua scenografica struttura urbanistica nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.
Il paese nasce nel X secolo, quando le genti del posto cercavano riparo tra le vette delle montagne dagli arabi che stavano invadendo la zona; qui trovarono salvezza, sia per la presenza d’acqua sia perché le ripide rocce permettevano di difendersi dagli invasori facendo rotolare enormi massi.
Abitato dalla struttura urbana tipicamente medievale, le stradine salgono concentriche lambendo case con tetti a lastre di pietra arenaria fusi nella roccia viva, fino a giungere ai ruderi del castello, di probabile epoca normanna, di cui oggi rimangono parte del muro di cinta, una cisterna per la raccolta delle acque piovane e la lunga e ripida scalinata scavata nella roccia che porta a un probabile posto di vedetta dal quale sorvegliare la sottostante vallata del fiume Basento.
Notevole la duecentesca chiesa Santa Maria dell’Olmo sulla cui facciata laterale recenti lavori di restauro hanno ridato alla luce una porta segreta rivolta verso Oriente sormontata da un architrave triangolare in cui è scolpita una croce templare a otto punte; una testimonianza di come all’epoca delle Crociate la cittadina fosse luogo di passaggio dei leggendari Templari, tesi avvalorata anche dallo stemma del paese, che rappresenta due cavalieri su un unico cavallo, simbologia che identifica l’Ordine attraverso i significati dati all’immagine.
Nel paese, a sostegno della forte vena mistica del luogo, una tradizione pagana e molto antica è lo “Sposalizio degli alberi” celebrato ogni anno a maggio, il mese della fertilità della terra e dell’esplosione della vita.

 Sul lato opposto della profonda forra, si trova invece Pietrapertosa il paese più alto della Basilicata con i suoi 1088 metri di altitudine, anch’esso censito tra i Borghi più belli d’Italia; purtroppo la strada di collegamento tra i due centri, distanti tra loro pochi km, di solito è formalmente interdetta al traffico causa pericolo frane – anche se più di un residente la percorre – deviazione che comporta un giro molto più lungo.

L'antica Pietraperciata, “pietra forata” appellativo attribuito a un grande foro presente in una delle rocce circostanti, è un remoto baluardo saraceno di cui rimane traccia nell’Arabata - etimologia di chiara impronta araba che qui hanno avuto il dominio sul territorio per circa cinquanta anni - il quartiere collocato nella parte più alta del paese ai piedi del Castello, su pendici molto scoscese e di difficile accesso, con vie d’uscita secondarie sulle rocce per facilitare la fuga in casi di emergenza. Un labirinto di stradine tutte in salita e di scalette, con le stalle e le abitazioni appoggiate e fuse nella roccia che affiora di continuo.
Nel borgo si può visitare la quattrocentesca chiesa Madre dedicata a San Giacomo e il convento di San Francesco, eretto nel 1470 con l’annessa chiesa che custodisce splendidi affreschi seicenteschi e tele di alcuni pittori seicenteschi lucani. Molto pittoresca la passeggiata alla scoperta dei Portali lungo la Via Garibaldi, un residuo architettonico delle vecchie case, un tempo abitazioni dei notabili del paese.
Vale la pena di sobbarcarsi la salita al panoramico Castello Normanno-Svevo dove lo sguardo si perde sui monti e i boschi del circondario offrendo un suggestivo colpo d’occhio proiettati tra terra e cielo. Il bastione risale all'epoca romana ma acquisì importanza strategica nel periodo normanno nel IX secolo quando grazie alla posizione nel punto più alto della Valle del Basento, costituì una cruciale postazione militare di avvistamento. Abbandonato nel XVII secolo e ridotto in stato di rudere, il Castello è stato recentemente sistemato con scavi che hanno riportato alla luce locali di servizio e importanti reperti archeologici che per tanto tempo sono rimasti coperti dai detriti.





I due borghi sono uniti da un tragitto pedonale chiamato Percorso delle Sette Pietre, un progetto che recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km, che trae ispirazione dai racconti popolari tramandati oralmente fra le generazioni e dall’immaginario collettivo su cui si fonda il testo “Vito ballava con le streghe” di Mimmo Sammartino. In ognuna delle sette tappe nelle quali è frazionato il tragitto, è allestito uno spazio che disegna una delle sequenze del racconto sia attraverso statue, rocce e allestimenti, sia attraverso suoni e canti attivati automaticamente al passaggio del visitatore. Una piacevole passeggiata tra natura, arte e suggestione, con forti pendenze nei tratti iniziali, ma fattibile per tutti.

  


Altro collegamento tra i due paesi è l’adrenalinico Volo dell’Angelo, un impianto unico in Italia che consente, imbracati a pancia in giù a un cavo d’acciaio di volare sospesi a 400metri d’altezza sorvolando boschi e profondi burroni. Punti di partenza in entrambi i borghi, ritorno in pulmino alla base di partenza. Info su costi e orari sul sito www.volodellangelo.com






Altra tappa nella natura da non mancare, è il Centro Visitatori del Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, posto a 12 km da Accettura in località Palazzo. Qui, immersi nel silenzio del bosco troviamo una piccola area sosta camper, solitaria ma tranquilla, dove si entra in sintonia con la bellezza aspra di questi luoghi. Sistemato il camper, presso il Centro Informazioni si troveranno tutte le informazioni turistiche per visitare con soddisfazione questa zona: a pochi metri da questi locali si può visitare il Centro Visite Palazzo, dove è presente l'Ecomuseo Naturalistico, la Cappella di Santa Chiara, l'Orto Botanico, il Giardino delle erbe Officinali e l'Olfattoteca. A 500 metri dal centro, in località Pian di Giglio si può visitare l'Oasi faunistica del Daino, un recinto dove osservare i daini in cattività. Proseguendo ancora per circa 4 km troviamo la Riserva Antropologica Statale di Monte Croccia, un sito archeologico importante per la presenza di una cittadella lucana fortificata del IV secolo a.C. e delle “Pietre della Mola”, una sorta di Stonehenge, di età anche più antica. Da qui sarà possibile anche vedere la "Madonnina degli Scout" e godere di un incantevole panorama.

Un’immersione nella natura più vera, una sosta notturna nel silenzio della foresta, con i versi degli uccelli che rimbalzano da un albero all'altro, lo stormire del vento tra le fronde, il piacere di ascoltare il "rumore" della notte, regala emozioni non comuni per chi abita in città.



Una piacevole conclusione di questo tour in Basilicata, una piacevole sorpresa da raccontare e consigliare!

Sosta
-Accettura (PZ) – Area di sosta per otto mezzi, presso il centro visite del Parco Gallipoli Cognato, in località Palazzo. Elettricità, servizi igienici, acqua, possibilità di scaricare acque grigie e nere (chiedere agli addetti). Sosta a pagamento, isolata nel bosco, durante la notte non c’è nessuno. Nessun esercizio commerciale nei pressi, escluso un bar. Apertura stagionale, da aprile a settembre. GPS: 40.53381, 16.11805.


-Pietrapertosa (PZ) – Parcheggio panoramico con malmesso pozzetto di scarico, dopo la caserma dei Carabinieri. Qualche problema di accesso per mezzi grandi, causa un paio di curve a gomito. Sabato mercato. GPS: 40.51367,16.06565

-Castelmezzano (PZ) – Punto sosta presso l’ agriturismo Grotta dell'Eremita, a 5 km da Castelmezzano. Cinque posti in una piazzola all’ingresso, elettricità, servizi, acqua, possibilità di scaricare acque grigie e nere (chiedere agli addetti). Sosta a pagamento, ristorante con prodotti tipici. Apertura annuale, consigliabile telefonata di preavviso. GPS: 40.56298, 16.04600. Azienda Agrituristica La Grotta dell'Eremita, C.da Calcescia, Castelmezzano. Tel. 0971.986314, 347.1664925, 335.6874845. www.grottadelleremita.com - info@grottadelleremita.com

 (luglio 2016)



Week End: Trulli, grotte e castelli

Di pietra in pietra 

Itinerario a sud di Bari, alla scoperta di borghi pittoreschi, impreziositi da imponenti castelli e splendide cattedrali.


Sentinella verso Levante, terra di spiagge sabbiose e di scogliere lambite dal mare blu e baciata da un sole che non tradisce mai, la Puglia è una meta ideale per chi ama la natura e le testimonianze del passato che qui hanno plasmato l’identità e il volto della civiltà pugliese. Tra i tanti itinerari che il tacco d’Italia propone ai numerosi turisti che lo visitano, andiamo a scoprire i borghi a sud di Bari, un gradevole mix tra natura e storia.

A meno di un’ora dal capoluogo pugliese, troviamo uno degli ambienti più simbolici dell’intera regione, la Valle d’Itria, terra dei famosi trulli che con le loro coperture grigie a forma di cono spiccano nel paesaggio dell’intera valle.  Elementare architettura popolare ricca di memorie storiche, di tradizioni e di attrattive naturali, la zona è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996, la cui capitale, Alberobello, è un borgo immerso in un'atmosfera fiabesca. Sistemato il camper nella centrale area di sosta, si consiglia la visita durante la settimana quando l’afflusso dei turisti è minore, meglio se al tramonto col sole dorato che dona al panorama uno scenario suggestivo, passeggiando nel Rione Monti e Aia Piccola per visitare il Trullo Siamese, il Trullo Sovrano e la Casa D'Amore. Ricordi di una civiltà contadina ricca di semplicità e di gentilezza che emergono meglio senza la calca turistica quando il trullo ritorna a essere visto come l’abitazione che era e no come l’esercizio commerciale che oggi invece è.

 


Non distante dai trulli, si trovano le Grotte di Castellana, scoperte nel 1938, uniche per la spettacolare vastità delle gallerie naturali interne e per la ricchezza delle suggestive concrezioni cristalline.
La visita guidata prevede due itinerari di durata diversa, che conducono il turista nei meandri della terra. Si è accolti dalla vasta caverna de La Grave – un ambiente lungo 100 metri, largo 50 e profondo 60 - e si termina con l’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, così chiamata per il biancore dell’alabastro, uno spettacolo di sfolgorante bellezza. Nel mezzo una sequenza di stalattiti, stalagmiti, colonne e cristalli dai nomi fantasiosi come il Gufo, la Lupa, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola e così via.
Dettagli su prezzi e orari sul sito www.grottedicastellana.it. Possibilità di sosta, anche notturna previo accordo con i custodi, nel vasto parcheggio delle grotte.
  

Prima di scendere verso il mare, una breve deviazione ci porta al piccolo borgo di Conversano, impreziosito dal Castello d'origine normanna con quattro torri dalla forma diversa - due quadrangolari, una poligonale e una cilindrica - trasformato nel 1600 in fastosa dimora dagli Acquaviva, Conti dì Conversano. Passeggiando per le vie del centro storico si possono ammirare eleganti scorci e l’austera facciata della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, con posizione dell'ingresso non posto, come da tradizione, sulla piazza principale ma in uno slargo a parte, di fronte alla Corte Altavilla. Su un lato della basilica è presente un solco che serviva da unità di misura per il mercato locale.

Eccoci, infine, sulla costa andando alla scoperta di Monopoli e Polignano a Mare. Il primo ruota attorno al Castello di Carlo V, un maniero cinquecentesco con una grande porta romana del I sec a.C. munita di due corpi di guardia e di torri ottagonali. Dall’alto della fortezza si ha una vista sul vivace porticciolo e sui tetti, dove spicca la facciata della Concattedrale di Maria della Madia, sopraelevata rispetto al piano stradale di sette gradini e ricca di elementi barocchi.



 


Polignano a Mare, invece, è un bellissimo borgo medievale arroccato su un’alta scogliera a picco sul mare, nella quale si aprono numerose grotte marine. Il nucleo antico è uno dei luoghi più affascinanti da visitare: passato l'imponente arco marchesale si entra nella piazza dell'Orologio dove si affacciano il Palazzo del Governatore e la chiesa Matrice.
Dalla piazza si propagano piccole stradine lastricate che conducono alle terrazze, balconi che si affacciano sul mare offrendo, soprattutto con i riflessi di luce notturni, scenari mozzafiato che trasformano la passeggiata in un'esperienza unica. Fuori dal centro storico, sul panoramico lungomare che guarda il borgo vecchio, si trova il monumento dedicato a Domenico Modugno, il figlio più celebre di Polignano. Un riconoscimento che la città gli ha voluto dedicare nel 2011, una statua di bronzo che raffigura Mr. Volare nel celebre gesto delle braccia aperte che lo ha reso famoso nel mondo.


 










Canticchiando uno dei tanti successi del Mimmo nazionale, si ritorna verso Bari, punto di partenza del nostro interessante percorso alla scoperta dei borghi e dei castelli che rendono questa regione una delle zone più belle e visitate del nostro straordinario paese.



Sosta:
Alberobello
-Area di sosta Camper Service nel Verde, Via Don Francesco Gigante - angolo Via Cadore. Tel.  338.4915879, www.areasostaalberobello.it. GPS: N 40.7828, E 17.23361. Nei pressi dell’area monumentale dei trulli, a pagamento, elettricità, scarico e carico acqua potabile

Polignano a Mare
-Parcheggio con sosta camper tollerata in Via San Francesco d'Assisi, GPS: 40.99401,17.21573. Centro a pochi passi raggiungibile costeggiando la lama.

-Area Camper Laruccia,  Strada Comunale Pozzovivo, SS. 16 Km 838, Tel. 336.823328, www.areacamperlaruccia.it , GPS: 40.98115,17.24342. La struttura (parcheggio, rimessaggio e area sosta) offre elettricità e camper service, è situata a ridosso della SS16 sulla complanare lato monte tra Polignano a Mare (3km) e Monopoli (6km).  In posizione isolata, è idonea per una sosta di transito o per lasciare il camper e muoversi nei dintorni con lo scooter.


(novembre 20015)

Week End: Abruzzo, la Valle del Sagittario


Nella Valle del Sagittario, tra laghi turchesi, canyon senza fondo e villaggi panoramici.


Il panoramico percorso dell’Autostrada dei Parchi, la A25 che unisce Roma a Pescara, si snoda tra le spettacolari montagne abruzzesi costeggiando località di affermato interesse turistico.  
Se lasciamo l’autovia al casello di Cocullo e prendiamo la Strada Regionale 479 Sannite, ci immettiamo in un tortuoso percorso che attraversa la riserva naturale delle Gole del Sagittario, un territorio in parte ancora selvaggio che lambisce paesi come Anversa degli Abruzzi, Villalago e Scanno, tre piacevoli villaggi non a torto inseriti tra I Borghi più Belli d’Italia. 

Prima tappa della nostra vacanza è Anversa degli Abruzzi, una piccola cittadina posta su di un ampio sperone a 600 metri di altezza che domina lo sbocco delle gole scavate dal fiume Sagittario; grazie ad una comoda area di sosta, Anversa costituisce un felice campo base per esplorare il circondario a bordo di scooter o di biciclette, evitando di utilizzare il mezzo nelle anguste curve che caratterizzano la strada verso Scanno che da qui dista solo 15 km.
Il piccolo abitato racconta di un centro storico raccolto attorno alla piazza principale dove troneggia la Chiesa di S. Maria delle Grazie (sec. XVI) con il portale rinascimentale in pietra calcarea datato 1540 e un tipico rosone del 1585, recante lo stemma dei Sangro e di Anversa, con le serpi attorcigliate alle asticelle del compasso.
Ai margini dell’unica strada che attraversa il borgo, partono erte vie che conducono ai resti del castello normanno-aragonese del XII sec., ormai ridotto a una torre semi diroccata, dove nel 1905 Gabriele D'Annunzio ambientò la sua tragedia “La fiaccola sotto il moggio”. 


La parte inferiore del paese invece è un susseguirsi di vicoli e sottopassaggi che guardano l´oasi del Sagittario e il borgo di Castrovalva.

Altro punto d’interesse, a poca distanza dall’area di sosta, è il centro visite della Riserva Naturale delle Gole del Sagittario, Oasi WWF dal 1991, dove prendere informazioni sui sentieri che conducono alla scoperta del territorio (www.wwf.it/oasi/abruzzo/gole_del_sagittario/). Uno di questi conduce alle Sorgenti del Cavuto, dove ha origine il fiume Sagittario, un’escursione dove osservare alcune piante rare come il Fiordaliso del Sagittario, presente solo all’interno delle Gole.





In cima a uno stretto crinale roccioso, tenacemente abbarbicato come se temesse di cadere da un momento all’altro, troviamo il borgo medievale fortificato di Castrovalva, raggiungibile dalla strada di fondo valle (scarsi, se non nulli, gli spazi per far sostare un camper) o, per i più allenati, attraverso il sentiero 19 che parte dalla citata oasi del WWF di Anversa.
Immortalato nel 1930 dall'artista olandese Maurits Cornelis Escher in una celebre litografia, Castrovalva è un minuscolo agglomerato di case cui si accede attraverso una porta ogivale: pochi passi nel silenzio dei suoi vicoli, due chiesette, la parrocchiale di S. Maria della Neve (XVI sec.) e quella di S. Michele Arcangelo, risalente al XII sec., una bibita nell’unico bar della piazzetta e ovviamente la visione dello spettacolare panorama che spazia sulle gole, su Anversa e sulle montagne circostanti.

 


Superando grezze gallerie scavate nella roccia, si percorre la strada che sovrasta le Gole del Sagittario e si raggiunge una diga artificiale dal cui sbarramento nasce il Lago di San Domenico, dalle acque color turchese, limpide e trasparenti. Al termine di un ponte percorribile solo a piedi, (sosta camper molto difficile a bordo strada) si trova l’eremo-santuario di San Domenico, secondo la tradizione scavato nella roccia dallo stesso santo attorno all'anno 1000. Poco oltre, una spiaggetta, meta di gitanti estivi e pescatori di trote.
   

Sopra l’invaso artificiale, Villalago appare all'improvviso, in alto su un ripido contrafforte, a 930 m. di altezza. Arrivando al borgo, si accede alla parte vecchia tramite una lunga scalinata, dove s’incontra la Chiesa Parrocchiale, di stile Romanico – Abruzzese con un dipinto in tela del 1521; più in alto, si giunge alla Porticella, antico accesso dell’abitato, e il vecchio Municipio della seconda metà del 1800. La Chiesa di San Giovanni Battista ha un campanile trasformato in torre civica e dotata di orologio nel 1887.

Più si sale, più le stradine si rimpiccioliscono, le scalinate diventano più erte e si respira quell’aria antica protetti dal Torrione, prigione e punto di vedetta sin dall'epoca dell'occupazione longobarda.
Ai margini bassi dell’abitato, troviamo il piccolo Lago Pio, un luogo piacevole naturale dove consumare un panino all’ombra della vegetazione. Parcheggio in via Roma (GPS: 41.93474,13.83848)

Ormai la strada è più tranquilla e s’incontrano le sponde del Lago di Scanno, bacino formatosi in epoca post-glaciale per una frana scesa dal Monte Genzana, che ha sbarrato il corso del fiume Tasso. Le sponde del lago sono percorribili e si trovano spiagge libere e attrezzate, dove trascorrere una giornata in riposo. Ci sono diversi parcheggi e un’area di sosta, in genere molto affollata nei mesi estivi, a ridosso della spiaggia di Villalago. Andando verso Scanno, col camper è preferibile percorrere la sponda destra, poiché in quella opposta la strada passa sotto un arco di limitata altezza.
Il paese, più in alto rispetto al bacino (parcheggio a ridosso della funivia, GPS: 41.900361, 13.877975), è uno dei più celebri e celebrati centri storici dell'Abruzzo e di certo il più fotografato. Scanno, infatti, è nota come la Città dei Fotografi, grazie a numerosi scatti d’autore (Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e molti altri) che qui hanno saputo cogliere scorci di rara bellezza e scenari di vita reale.
La statua della "Donna Scannese", omaggio al tipico capo d’abbigliamento locale (www.scanno.org/costume_femminile_scanno.htm) introduce il turista tra i vicoli del borgo alla scoperta di chiese e palazzetti nobiliari, retaggio neanche troppo remoto della fortuna di questo paese legata all´aristocrazia terriera, la cui disponibilità economica portava le famiglie a primeggiare attraverso la costruzione di imponenti palazzi, arricchiti e decorati con gli elementi architettonici più vari come portali, colonne, archi, cornicioni, lesene, angeli, putti, balconi, trifore...
Anche se il tempo ha lasciato i suoi segni, è piacevole girare tra i vicoli alla ricerca di un particolare curioso, uno stemma, un’edicola sacra, un mascherone da osservare, ammirare e fotografare.
E tra chiesette, portali e fontane capiterà d’incontrare qualche vecchina che seduta dinanzi al proprio uscio lavora con sapiente maestria un centrino, una tovaglia o una copertina, ricordi di una generazione ormai passata, superba tradizione di un mondo antico ma non per questo meno interessante. 

 




Soste
Anversa degli Abruzzi. 
Area sosta camper "Gole del Sagittario". Dieci piazzole, corrente, servizi igienici, docce calde, lavabi stoviglie/panni, due vani con wc e lavandino. Pozzetto Wc Wash esterno. L'accesso all'area è tramite una strada abbastanza stretta, ma dal traffico scarso. A pagamento. GPS: 41.99995,13.80946. 
Informazioni: R.Q.H.F.D. - Ricci Quarter Horse Fattoria Didattica, tel. 0864.49467, Gianni Ricci 329.4303261, Patrizia Ricci 329.7475623. http://www.fattoriadidatticaricci.it/

Villalago
-Area comunale di sosta a pochi metri dal lago, sulla sponda destra per chi proviene da Anversa, poco prima del campeggio: circa 30 posti, asfaltato, in pendenza, pozzetto artigianale. GPS: 41.9222-13.85594




-Camping "I Lupi", Riviera di Villalago - Lago di Scanno, Villalago.  A pochi metri dal lago. GPS: 41.92037,13.85885. Informazioni: telefono 0864.740625, Email: campingilupi@libero.it, www.campingilupi.it/

Scanno
Nei pressi dei Prati del Lago, parcheggio a pagamento, anche sosta notturna. GPS: 41.91636,13.87461

(agosto 2015)