Nella Valle del Sagittario, tra laghi turchesi, canyon senza fondo e villaggi panoramici.
Il panoramico percorso dell’Autostrada dei Parchi, la A25 che unisce Roma a Pescara, si snoda tra le spettacolari montagne abruzzesi costeggiando località di affermato interesse turistico.
Se lasciamo l’autovia al casello di Cocullo e prendiamo la Strada Regionale 479 Sannite, ci immettiamo in un tortuoso percorso che attraversa la riserva naturale delle Gole del Sagittario, un territorio in parte ancora selvaggio che lambisce paesi come Anversa degli Abruzzi, Villalago e Scanno, tre piacevoli villaggi non a torto inseriti tra I Borghi più Belli d’Italia.
Prima tappa della nostra vacanza è Anversa degli Abruzzi, una piccola cittadina posta su di un ampio sperone a 600 metri di altezza che domina lo sbocco delle gole scavate dal fiume Sagittario; grazie ad una comoda area di sosta, Anversa costituisce un felice campo base per esplorare il circondario a bordo di scooter o di biciclette, evitando di utilizzare il mezzo nelle anguste curve che caratterizzano la strada verso Scanno che da qui dista solo 15 km.
Il piccolo abitato racconta di un centro storico raccolto attorno alla piazza principale dove troneggia la Chiesa di S. Maria delle Grazie (sec. XVI) con il portale rinascimentale in pietra calcarea datato 1540 e un tipico rosone del 1585, recante lo stemma dei Sangro e di Anversa, con le serpi attorcigliate alle asticelle del compasso.
Ai margini dell’unica strada che attraversa il borgo, partono erte vie che conducono ai resti del castello normanno-aragonese del XII sec., ormai ridotto a una torre semi diroccata, dove nel 1905 Gabriele D'Annunzio ambientò la sua tragedia “La fiaccola sotto il moggio”.
La parte inferiore del paese invece è un susseguirsi di vicoli e sottopassaggi che guardano l´oasi del Sagittario e il borgo di Castrovalva.
Altro punto d’interesse, a poca distanza dall’area di sosta, è il centro visite della Riserva Naturale delle Gole del Sagittario, Oasi WWF dal 1991, dove prendere informazioni sui sentieri che conducono alla scoperta del territorio (www.wwf.it/oasi/abruzzo/gole_del_sagittario/). Uno di questi conduce alle Sorgenti del Cavuto, dove ha origine il fiume Sagittario, un’escursione dove osservare alcune piante rare come il Fiordaliso del Sagittario, presente solo all’interno delle Gole.
In cima a uno stretto crinale roccioso, tenacemente abbarbicato come se temesse di cadere da un momento all’altro, troviamo il borgo medievale fortificato di Castrovalva, raggiungibile dalla strada di fondo valle (scarsi, se non nulli, gli spazi per far sostare un camper) o, per i più allenati, attraverso il sentiero 19 che parte dalla citata oasi del WWF di Anversa.
Immortalato nel 1930 dall'artista olandese Maurits Cornelis Escher in una celebre litografia, Castrovalva è un minuscolo agglomerato di case cui si accede attraverso una porta ogivale: pochi passi nel silenzio dei suoi vicoli, due chiesette, la parrocchiale di S. Maria della Neve (XVI sec.) e quella di S. Michele Arcangelo, risalente al XII sec., una bibita nell’unico bar della piazzetta e ovviamente la visione dello spettacolare panorama che spazia sulle gole, su Anversa e sulle montagne circostanti.
Superando grezze gallerie scavate nella roccia, si percorre la strada che sovrasta le Gole del Sagittario e si raggiunge una diga artificiale dal cui sbarramento nasce il Lago di San Domenico, dalle acque color turchese, limpide e trasparenti. Al termine di un ponte percorribile solo a piedi, (sosta camper molto difficile a bordo strada) si trova l’eremo-santuario di San Domenico, secondo la tradizione scavato nella roccia dallo stesso santo attorno all'anno 1000. Poco oltre, una spiaggetta, meta di gitanti estivi e pescatori di trote.
Sopra l’invaso artificiale, Villalago appare all'improvviso, in alto su un ripido contrafforte, a 930 m. di altezza. Arrivando al borgo, si accede alla parte vecchia tramite una lunga scalinata, dove s’incontra la Chiesa Parrocchiale, di stile Romanico – Abruzzese con un dipinto in tela del 1521; più in alto, si giunge alla Porticella, antico accesso dell’abitato, e il vecchio Municipio della seconda metà del 1800. La Chiesa di San Giovanni Battista ha un campanile trasformato in torre civica e dotata di orologio nel 1887.
Più si sale, più le stradine si rimpiccioliscono, le scalinate diventano più erte e si respira quell’aria antica protetti dal Torrione, prigione e punto di vedetta sin dall'epoca dell'occupazione longobarda.
Ai margini bassi dell’abitato, troviamo il piccolo Lago Pio, un luogo piacevole naturale dove consumare un panino all’ombra della vegetazione. Parcheggio in via Roma (GPS: 41.93474,13.83848)
Ormai la strada è più tranquilla e s’incontrano le sponde del Lago di Scanno, bacino formatosi in epoca post-glaciale per una frana scesa dal Monte Genzana, che ha sbarrato il corso del fiume Tasso. Le sponde del lago sono percorribili e si trovano spiagge libere e attrezzate, dove trascorrere una giornata in riposo. Ci sono diversi parcheggi e un’area di sosta, in genere molto affollata nei mesi estivi, a ridosso della spiaggia di Villalago. Andando verso Scanno, col camper è preferibile percorrere la sponda destra, poiché in quella opposta la strada passa sotto un arco di limitata altezza.
Il paese, più in alto rispetto al bacino (parcheggio a ridosso della funivia, GPS: 41.900361, 13.877975), è uno dei più celebri e celebrati centri storici dell'Abruzzo e di certo il più fotografato. Scanno, infatti, è nota come la Città dei Fotografi, grazie a numerosi scatti d’autore (Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e molti altri) che qui hanno saputo cogliere scorci di rara bellezza e scenari di vita reale.
La statua della "Donna Scannese", omaggio al tipico capo d’abbigliamento locale (www.scanno.org/costume_femminile_scanno.htm) introduce il turista tra i vicoli del borgo alla scoperta di chiese e palazzetti nobiliari, retaggio neanche troppo remoto della fortuna di questo paese legata all´aristocrazia terriera, la cui disponibilità economica portava le famiglie a primeggiare attraverso la costruzione di imponenti palazzi, arricchiti e decorati con gli elementi architettonici più vari come portali, colonne, archi, cornicioni, lesene, angeli, putti, balconi, trifore...
Anche se il tempo ha lasciato i suoi segni, è piacevole girare tra i vicoli alla ricerca di un particolare curioso, uno stemma, un’edicola sacra, un mascherone da osservare, ammirare e fotografare.
E tra chiesette, portali e fontane capiterà d’incontrare qualche vecchina che seduta dinanzi al proprio uscio lavora con sapiente maestria un centrino, una tovaglia o una copertina, ricordi di una generazione ormai passata, superba tradizione di un mondo antico ma non per questo meno interessante.
Soste
Area sosta camper "Gole del Sagittario". Dieci piazzole, corrente, servizi igienici, docce calde, lavabi stoviglie/panni, due vani con wc e lavandino. Pozzetto Wc Wash esterno. L'accesso all'area è tramite una strada abbastanza stretta, ma dal traffico scarso. A pagamento. GPS: 41.99995,13.80946.
Informazioni: R.Q.H.F.D. - Ricci Quarter Horse Fattoria Didattica, tel. 0864.49467, Gianni Ricci 329.4303261, Patrizia Ricci 329.7475623. http://www.fattoriadidatticaricci.it/
Villalago
-Area comunale di sosta a pochi metri dal lago, sulla sponda destra per chi proviene da Anversa, poco prima del campeggio: circa 30 posti, asfaltato, in pendenza, pozzetto artigianale. GPS: 41.9222-13.85594
-Camping "I Lupi", Riviera di Villalago - Lago di Scanno, Villalago. A pochi metri dal lago. GPS: 41.92037,13.85885. Informazioni: telefono 0864.740625, Email: campingilupi@libero.it, www.campingilupi.it/
Scanno
Nei pressi dei Prati del Lago, parcheggio a pagamento, anche sosta notturna. GPS: 41.91636,13.87461
(agosto 2015)
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