Il Chianti a misura d’uomo.
A pochi km dal veloce raccordo Siena-Bettolle, non lontano da importanti centri d’arte come Siena, Arezzo e Perugia, si trova il comune di Castelnuovo Berardenga, porta storica del Chianti Senese.
Appena superato il capoluogo comunale, la strada inizia lentamente a salire e il paesaggio assume con maggior forza i tratti caratteristici del Chianti: ordinati filari di viti, stradine bianche bordate da lunghe teorie di cipressi, pregevoli casolari, una volta modeste abitazioni rurali, oggi molto spesso Resort di gran lusso. Alla prima indicazione che troviamo, deviamo senza indugio seguendo il cartello che indica San Gusmè.
Qualche dolce tornante ed ecco che agli occhi del turista si staglia questo piccolo paesino fortificato che dall’alto del suo colle domina la vallata sottostante dove l’occhio spazia fino a riconoscere il familiare skyline di Siena con la Torre del Mangia e il Duomo.
In questo piccolo borgo, racchiuso da possenti mura di fortificazione, anche se parzialmente inglobate negli edifici del paese, si accede da due antiche porte, una delle quali, Porta Senese guarda verso la vallata.
La bellezza del borgo non è nei suoi monumenti, non ha negozi da ammirare escluso due ristoranti molto frequentati, ma il suo fascino risiede nell’atmosfera, nella gente, nel quieto modo di vivere, nei salaci commenti espressi con quell’inconfondibile, gradevole e unico accento toscano.
Un paese dove il tempo sembra si sia fermato, dove la presenza dell’ospite straniero - che, come noto, in parte ha colonizzato queste regioni – è comunque discreta.
Un borgo dove per la campagna sfrecciano gli “apetti” (i piccoli motocarri della Piaggio), magari con a bordo nonno e nipotino. Dove ci si ferma per la strada, anche con la macchina!, per salutarsi, chiedere notizie dei parenti o semplicemente per dirsi due parole.
Un villaggio circondato da un paesaggio costellato da cipressi e vigneti dal curioso andamento circolare. Una piacevole sorpresa. Una cartolina d’altri tempi.
Il paese si anima festosamente nei primi due fine settimana di Settembre quando si festeggia il “Luca Cava”.
Questo curioso personaggio viene effigiato da una statua in terracotta posta lungo le mura esterne del borgo che raffigura un uomo concentrato nell’espletazione delle proprie urgenze corporali.
Al suo fianco, una lastra recita: "Re, imperatore, papa, filosofo, poeta, contadino e operaio: l'uomo nelle sue quotidiane funzioni. Non ridete, pensate a voi stessi".
Narra la leggenda che verso la fine dell'Ottocento, l'oste del paese, nel tentativo di evitare che i suoi avventori sporcassero il suolo con i loro bisogni, costruì un piccolo locale e vi pose sopra l’insegna “Bagno Pubblico”. Purtroppo il popolino era analfabeta e quindi nessuno lo usava e il problema dello sporco e del cattivo odore rimaneva.
L’arguto oste decise di fare una statuetta che rappresentava un uomo accovacciato per fare i propri bisogni. Le persone finalmente capirono l'utilizzo dello stanzino e il luogo tornò pulito. La statuetta fu battezzata come "Luca Cava", facile sintesi dell’azione del personaggio.
E' ammirabile che una comunità festeggi il suo simbolo che per una volta non è il solito santo.
Nei giorni della Festa del Luca, in onore di questo particolare personaggio, si può assistere a musica dal vivo, stand gastronomici e artigianali oltre che ristorante tipico nelle piazze del paese.
Informazioni:
Associazione per la valorizzazione di San Gusmè e del suo territorio
PRO SAN GUSME' - Piazza Matteotti 8 - San Gusmè (Siena)
Tel. 0577 359345 - http://www.sangusme.it/ E-mail: pro@sangusme.it
Sosta camper:
Per la sosta, anche notturna (nel consueto e ovvio rispetto delle norme del codice della strada), si può utilizzare il parcheggio, sterrato e non attrezzato, posto sotto la Porta Senese. GPS: 43.38761,11.49749
Per le operazioni di Camper Service, c’è un pozzetto di scarico presso il benzinaio IP sulla SP7 del Chiantino tra il Raccordo Siena-Bettolle e Castelnuovo Berardenga. GPS: 43.32885,11.50741
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