venerdì 20 dicembre 2013

Week End: Grado e Aquileia (GO-UD)

Sulle strade della storia


Isola del Sole
Le particolari condizioni di vento che insistono nell’Adriatico sin dal tempo dei Romani hanno permesso lo sfruttamento di questo vasto specchio d’acqua nei collegamenti marini tra le coste marchigiane, terminale della via Salaria, e le legioni di stanza ad Aquileia. Il primo approdo di questi navigatori era l’isola di Grado, dalla quale si risaliva il fiume Natissa fino ad Aquileia, potente città romana. 
Grado era già allora famosa e non era ancora nata Venezia. Visse poi ai margini della Repubblica della Serenissima, subì il periodo mitteleuropeo degli Asburgo, rinacque fiera delle proprie tradizioni pescherecce, fino a diventare un’affermata stazione balneare che attrae turisti e villeggianti.  
Unita alla terraferma da una sottile striscia di terra, Grado custodisce un piccolo centro storico dalla grazia veneziana, denominato Campo dei Patriarchi, dove è bello perdersi tra campielli e vicoli, pittoresche case dei pescatori e autentici gioielli, come il duomo paleocristiano e l'antichissimo battistero ad architettura ottagonale.
Unita in un connubio fortissimo all’acqua, una singolare gita è quella che conduce verso il santuario "Santa Maria di Barbana" edificato sull’Isola di Barbana, solitario lembo di terra in mezzo alla laguna di Grado e sede di un convento francescano che risale a 1400 anni fa (info sulle corse per l’isola su www.motoscafistigradesi.it).
La gente di Grado, grazie alla sua particolare posizione di isolotto proteso nelle acque, si è sempre sostentata con la pesca. Un manufatto tipico sono i casoni da pesca, capanne fatte di pali, paglia e canne palustri, che assolvevano lo scopo di rifugio e stazioni da pesca.

Girando per la laguna, ancora si scorge qualche vecchio casone, dove ormai nessuno ci vive più come una volta. Ovviamente la cucina ha risentito di tali influssi e rielabora oggi tradizioni antichissime rappresentate dal piatto tipico più famoso il “boreto a la graisàna” una gustosa zuppa a base di vongole locali accompagnate a polenta bianca.

Appena fuori il paese, si trova valle Cavanata, un’area protetta formata di lagune e barene (terreni tipici di questi specchi d’acqua, periodicamente sommersi dalle maree) e ricca di avifauna. Ci sono postazioni per osservare gli uccelli nel loro ambiente naturale e qui corrono diversi percorsi ciclabili e pedonali che regalano scorci verso il golfo di Trieste e sulla stessa città, visibile in lontananza.

                    

Sontuosità romana

 Raggiungibile anche in bicicletta, a pochi minuti da Grado si erge Aquileia, colonia romana fondata nel 181 a.C., capitale della X regione augustea e avamposto per la conquista romana delle aree danubiane, di cui Grado era porto e scalo. 



Cotanta influenza ha lasciato segni indelebili sopravvissuti fino ai giorni nostri, emersi negli scavi che hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case, di statue della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale, di un grande mausoleo e d'altro. Un’area archeologica di eccezionale importanza, considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Monumento di maggior pregio e simbolo della cittadina, è la splendida Basilica di Santa Maria Assunta leggermente decentrata rispetto al nucleo principale di Aquileia, che sorge a lato della via Sacra, affacciandosi sull’ampia piazza del Capitolo, assieme al battistero e all’imponente campanile. All’interno del santuario del IV, grazie a un sistema di passerelle in vetro sopraelevate, si può passeggiare sui famosi mosaici paleocristiani del IV sec., che costituiscono una tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana. 
Usciti all’esterno, si può salire la maestosa Torre Campanaria del Patriarca Poppone; costruito verso l'anno Mille, grazie ai suoi 73 metri di altezza costituì una perfetta torre di vedetta, mentre oggi raggiungere l’ultimo terrazzo offre la possibilità di avere una vista mozzafiato. 
Non meno interessanti la Cripta degli Affreschi del IX sec. decorata con rari affreschi di gusto bizantino e la Cripta degli Scavi con interessanti mosaici, importanti per conoscere la storia di Aquileia cristiana dei primi secoli.
Per altri approfondimenti sulle origini e la storia di Aquileia, merita una visita il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, considerato uno dei maggiori musei archeologici dell'Italia Settentrionale con reperti tutti provenienti da Aquileia o dalle immediate vicinanze.


DOVE  DORMIRE


Grado (GO). 
Agriturismo all'Argine, Via Averto,6, Fossalon di Grado. Cell. 3314364429 - Tel. 0431.88156 -  www.agricampingargine.it/ - info@agricampingargine.it , GPS: 45.442783, 12.422603.
Circa 20 piazzole su erba, docce, servizi con acqua calda, adattati a ospitare anche ospiti diversamente abili, pozzetto di scarico, fontana e corrente elettrica. 
Il costo è di 6-11euro a persona (in base al periodo) e si ospitano anche caravan e tende. 
L'agriturismo ha appartamenti, è aperto da Pasqua a Ottobre e dista circa 11 km da Grado raggiungibile attraverso la pista ciclabile.



Grado (GO). 
Parcheggio con zona camper, in viale Italia, in uscita da Grado verso Monfalcone, a 10 minuti dal centro con comoda ciclabile. A pagamento 12euro/24ore tramite parchimetro, assolato, elettricità. 
GPS: 45.68233,13.41216



Aquileia (UD). 
Parcheggio Camper in via A. Grandi segnalato dalla SS 352 a pochi passi dalla zona monumentale. 
A pagamento h 0-24, 10euro al giorno, anche per le sole operazioni di scarico. 
GPS:  45,76591,13,36971

Nessun commento:

Posta un commento