Romantico acquerello
Il verde dei boschi, il celeste del cielo, il blu del lago e il grigio dei tetti di ardesia, fusi in un delicato quadro d’autore.
Immerso nella lussureggiante natura della fascia prealpina piemontese, il lago d’Orta è un luogo di estremo fascino, pieno di scorci romantici e suggestivi descritti magistralmente da poeti e scrittori come Eugenio Montale, Gianni Rodari, Balzac e Mario Soldati.
Definito “Acquerello di Dio" (Markus Werner, Terraferma) per la rilassante e cromatica bellezza del suo paesaggio, il bacino piemontese è costellato di piccoli borghi meta di un turismo intimo, romantico, pregno di atmosfere di estremo relax, molto apprezzato da turisti francesi e tedeschi.
Il lago d'Orta, l'antico Cusius, è situato a ovest del lago Maggiore ed è racchiuso in una cerchia verdeggiante di colline e monti; capoluogo della Riviera di San Giulio è Orta una piacevole cittadina ricca di dimore ottocentesche in stile neoclassico dai giardini fioriti di azalee e camelie. Non meno importante, per il turista in camper la presenza di due validi approdi di terra - seppur privi d’idoneo pozzetto di scarico – posti uno ai piedi della cittadina in Via Panoramica e l’altro al Sacro Monte.
A misura d’uomo
Sistemato il camper in uno dei due parcheggi, consigliamo di iniziare la visita dall’area del Sacro Monte di Orta.
Questo ampio pianoro che si affaccia sulla città e sul lago fu luogo dove tra il XVI e il XVIII secolo furono edificate venti cappelle contenenti pitture e statue a grandezza naturale narranti la vita di San Francesco. Il complesso è inserito in una vasta area verde e le stazioni sono collegate da un percorso devozionale che invita a riflettere (www.sacromonteorta.it).
La peculiarità del sito ha indotto la Regione Piemonte a inserire la zona nella Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Orta, al fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, religioso e forestale del Monte.
Usciti dal recinto dell'area sacra, s'imbocca il ciottoloso sentiero che scende verso il cimitero e poi verso Orta, in una stupenda passeggiata che passa lungo eleganti recinzioni dalle quali lo sguardo si allunga sul lago e sui tetti delle abitazioni in una scenografica fotografia da assaporare passo dopo passo.
Si è accolti dalla Chiesa di S. Maria Assunta, edificata nel 1485, con stupendo portale su colonnine, che osserva dall’alto della scalinata della Motta il borgo sottostante. Scendendo tra due ali di edifici gentilizi come il Palazzo Gemelli e la Casa dei Nani, si giunge infine nel salotto del paese, Piazza Motta, punto d’incontro dei tanti turisti che in ogni stagione dell’anno si rilassano sulle dolci rive del lago.
Qui giunti, non può sfuggire l’elegante sagoma del broletto o Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio, risalente al 1582, luogo dove si esercitava il potere legislativo ed esecutivo nel lungo periodo di autogoverno della regione.
Il centro di Orta, completamente pedonalizzato, è caratterizzato da viuzze strette molto pittoresche e dalle case addossate le une alle altre, con finestre piccole, tetti in pietra scura e grandi logge ad arcate: lasciamoci quindi condurre dalla piacevole atmosfera che vi si respira, percorrendo la via la principale parallela alla riva del lago o salendo su le ripide viuzze che si allontanano dallo specchio d'acqua ammirando le pregevoli dimore settecentesche e gli eleganti negozi di antiquariato che s’incontrano sul tragitto.
Nell’isola del silenzio
Dalla darsena di piazza Motta partono le imbarcazioni dirette all'Isola di San Giulio, una piacevole escursione che arricchisce la gita.
L’isolotto, lungo 275 metri e largo 140, dista appena 400 metri dal porticciolo. Gli snelli motoscafi condotti dalla cooperativa dei Barcaioli d’Orta fanno il periplo dell’isola prima di ormeggiare al minuscolo attracco dal quale si accede all’edificio del Seminario, costruito nel 1844 sulle rovine del castello.
All’interno, si trova un convento di suore benedettine di clausura, il Monastero Mater Ecclesiae, le cui ospiti si dedicano allo studio, alla preghiera e al restauro di antichi e preziosi paramenti sacri e arazzi, con i tempi della giornata scanditi da momenti di raccoglimento, preghiera e lavoro, dai nomi antichi di “lodi”, “compieta”, “vespri” come da tabella esposta alla portineria.
Dal 1984 presso il convento ha sede la Scuola di restauro di tessuti e arazzi, collegata all'Opificio delle pietre dure di Firenze.
Uscendo dalla chiesa, si percorre la "via del silenzio e della meditazione", suggestivo connubio tra spiritualità e architettura, una strada costellata da frasi e spunti di riflessione che percorre ad anello tutta l'Isola costeggiando giardini e linde casette che sembrano formare un palazzo incantato che si alza solitario tra le rovine del castello.
Nell’isola, che conserva quell’aura religiosa che i millenni le hanno lasciato, è ambientato il romanzo breve di Gianni Rodari “C'era due volte il barone Lamberto”, ovvero, “I misteri dell'isola di San Giulio”.
Panorama sul lago
Tornati sulla terraferma, a malincuore lasciamo quest’angolo di paradiso per andare alla ricerca di un nuovo luogo, forse meno affascinante ma altrettanto incantevole: il Santuario della Madonna del Sasso.
Si costeggia il lago verso sud fino a circumnavigarlo risalendo la sponda occidentale lungo la provinciale 46 per giungere - poco prima di Pella - alla deviazione per il Santuario della Madonna del Sasso. Attenzione, che se si seguono le indicazioni "area sosta camper”, si è costretti a passare nell'abitato di Artò con un tratto breve, ma molto stretto da passare a specchietti chiusi. Se si volesse seguire, invece, la strada indicata con divieto di transito a bus e camion con lunghezza maggiore di 6,5 metri, il percorso è possibile ma s'incontrano diversi tornanti dal raggio di curvatura abbastanza stretto. Detto questo, si arriva finalmente alla nostra meta costituita da una silenziosa area di sosta.
Siamo nella piccola frazione di Boleto, compresa nel comune di Madonna del Sasso, che offre – soprattutto fuori dai periodi di grande afflusso turistico - una sosta in pieno relax e la visita al panoramicissimo Santuario con una mirabile vista sul lago d'Orta, l'Isola san Giulio, Orta san Giulio e gli altri borghi che si affacciano sul bacino lacustre.
Per i più allenati, sono disponibili alcuni sentieri, uno dei quali porta a fondo valle attraverso il vecchio percorso degli scalpellini, attività una volta molto presente nella zona, tanto che nelle piccole frazioni del comune si possono ammirare musei e oggetti legati a questo antico mestiere.
Il Santuario della Madonna del Sasso, eretto tra il 1730 e il 1748 è posto in una posizione molto spettacolare, a strapiombo su uno sperone roccioso a 638 metri sopra il livello del mare. All'interno si trovano numerose decorazioni scultoree e pittoriche di Lorenzo Peracino, un Pietà di Fermo Stella e un Crocefisso della seconda metà del '600.
Una meravigliosa e panoramica istantanea sull’isola e sul lago d´Orta saluta questa vacanza all’insegna del fascino che questo luogo esercita. Una seduzione che se pur concentrata in spazi brevi rispetto alla maestosità di altri bacini lacustri di più ampia superficie, mantiene forte e prepotente il richiamo di un pregevole ambiente naturale, di un ben conservato territorio urbanistico e di un piacevole e gradevole spessore umano.
DOVE DORMIRE
Area sosta attrezzata:
- Madonna del Sasso (VB) in Frazione Boleto
GPS: 45,90645 - 8,05238
Posti disponibili: 10
Tariffa per camper: gratuita
Camper service e Illuminazione.
Periodo di apertura: annuale.
Vicinanza centro abitato: La piccola frazione di Boleto – dove si trova un ristorante e un negozio di generi alimentari - dista circa 1000 metri
Nel vicino parcheggio del Santuario c'e' un piccolo bar aperto da giugno a ottobre.
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Punti sosta:
- Orta San Giulio (NO)
Parcheggio riservato in Via Panoramica, all’ingresso del paese
GPS: 45,79763 - 8,41474, Posti disponibili: 15 a pagamento. Nessun servizio
Vicinanza centro abitato: il centro di Orta dista 1500 metri. Disponibile servizio di trenino navetta. Oltre il parcheggio, si trova divieto di accesso ai camper.
- Orta San Giulio (NO)
Parcheggio riservato per 8 camper al Sacro Monte
GPS: 45,79691 - 8,41204
Sosta gratuita per massimo 72 ore
Nessun servizio.
Si arriva in paese lungo la passeggiata che attraversa l'area del Sacro Monte. Per scendere ci vogliono 10 minuti, soste escluse. Per il ritorno, tutto in salita, tempo stimato 20 minuti.
Note: presenti servizi igienici e fontanella utilizzabile solo con recipienti.
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