domenica 11 settembre 2016

Andar per Borghi: Elcito (MC)

Tra cielo e terra


Arroccato su una lingua rocciosa che guarda le valli di Valfucina e di San Clemente, sorge la Rocca fortificata di Elcito, un pittoresco, minuscolo paesino situato nel comune di San Severino Marche.
Questa rocca, il cui toponimo si presuma abbia origine dall’antico nome della pianta del leccio, fu costruita su uno sperone di roccia a 825 mt. d’altezza per difendere il vicino monastero di Valfucina e la sottostante Valle di San Clemente. 
La sua particolare posizione e la sua forma hanno fatto da subito pensare all’esistenza passata di un castello medievale, teoria poi confermata dalla storia del luogo che tende a collocare l’edificazione di tale rocca intorno al XII secolo. 

 

Le informazioni storiche, infatti, lo citano nei primi anni del 1200 in un atto di vendita che lascia supporre che Elcito fosse dipendente dalla sottostante abbazia.
Nel corso del XIII secolo, il maniero fortificato fu occupato dai conti della Truschia, successivamente donato al comune di San Severino e quindi di nuovo in mano dell’abbazia, per essere poi, da questa venduta, nel 1298, al Comune di San Severino.




                           






Sistemato il mezzo in un piccolo parcheggio ai piedi del villaggio, si sale una rampa e si giunge nella piazzetta dove si trova la chiesa dedicata a San Rocco, datata attorno alla seconda metà del 1500.
Da qui l’unica via conduce al lato opposto dell’abitato, mentre girando sotto la chiesa, si passa l’antica porta di accesso, con arco ogivale, unico retaggio delle mura castellane di un tempo.
Scendendo sulla destra si percorre un viottolo che costeggia alcune abitazioni tenacemente abbarbicate alla roccia che guardano verso la sottostante valle.
Il borgo a ragione è chiamato il Paese del Vento e se incontrate qualcuno dei pochi abitanti, vi racconterà che a causa della sua altezza e posizione, durante la fredda stagione raffiche impietose di vento si abbattono sui tetti delle case e contro i muri di mattoni. Inoltre sulla strada che sale da Matelica, diversi cartelli avvisano che il tragitto non è coperto dai mezzi spazzaneve. D'estate e in primavera, invece, Elcito è un luogo ideale per una passeggiata nel tempo, un set cinematografico dove scattare fotografie a non finire.
Nonostante il suo isolamento, nel paese si tengono diverse iniziative il cui obiettivo è rivitalizzarlo e non farlo dimenticare. Per informazioni sugli eventi, consultare il sito dell’Associazione Pro Elcito www.elcito.it/ o quello del comune di San Severino www.comune.sanseverinomarche.mc.it

Qualche centinaio di metri più in basso, nascosta tra gli edifici di un’azienda agricola, si trova l’antica abbazia benedettina di Valfucina, una chiesetta a navata unica, con abside semicircolare orientata a est. E’ quanto rimane della potente abbazia di un tempo che ebbe il suo momento di massima gloria nel XIII secolo. L’abbazia oggi offre solo l'interessante cripta pre-romanica, in stato di semi abbandono, dove si possono osservare colonnine, capitelli a testa di toro, fregi di carattere geometrico incisi sulla pietra e frammenti di ossa. Difficile pensare che questo luogo così lontano dai centri urbani e fuori da grandi vie di comunicazione sia stato un importante centro religioso nei secoli medievali. Le foto qui pubblicate risalgono a un precedente tour del 2008, mentre alla data dell’ultima visita, fine agosto 2016, abbiamo trovato tutto chiuso da una catena con lucchetto. 



Per raggiungere questo piccolo borgo isolato dal resto del mondo, da San Severino Marche si prende la via che conduce ad Apiro fino ad incontrare, nei pressi della frazione di Castel San Pietro, le indicazioni per la strada che in cinque chilometri porta al Paese del Vento.
Dal versante opposto, ed è la via che abbiamo utilizzato noi, si sale da Matelica, cittadina inserita tra “I Borghi più belli d’Italia”, ricca di cultura e di antica nobiltà, che lega la sua storia recente a Enrico Mattei, fondatore e primo presidente dell'ENI, che qui trascorse gran parte della giovinezza. Si passa quindi il minuscolo borgo di Baccano, membro del club dei "Paesi Dipinti", dove sui muri delle case sono stati realizzati svariati di murales; anche se gli spazi per la sosta sono carenti, il piccolo villaggio merita comunque una visita.
Al bivio tra la vetta del Monte Vicino ed Elcito, si seguono le indicazioni marroni e, in pochi chilometri di strada stretta e non ben tenuta, si arriva a destinazione.


Per la sosta notturna del camper, il minuscolo parcheggio del borgo offre non più di due posti, ma va detto che di fronte lo slargo si trova un Bed & Breakfast, per cui, qualora fosse aperto, il parcheggio potrebbe essere occupato dalle auto dei clienti.  
Migliore la condizione a valle: il sito del comune di Matelica segnala un punto sosta in Via Circonvallazione, nei pressi di Porta Campamante, di fronte alla Facoltà di Medicina Veterinaria e uno in Via Rossa, piazzale nuovo Campo Sportivo, entrambi con sosta gratuita e camper service.
A 5 km da Matelica, invece, l’agriturismo Country House Salomone, permette la sosta per una decina di camper con acqua, elettricità e illuminazione. L'agriturismo si raggiunge attraverso uno sterrato di circa 700 metri lasciando la provinciale 256, tra il km 31 e 32, alla seconda traversa a destra dopo il passaggio a livello, direzione Fabriano.
A Cerreto d’Esi è segnalato un punto sosta attrezzato per i veicoli ricreazionali.

GPS:
Elcito - Parcheggio del borgo: 43.32299, 13.10509
Matelica – Parcheggio Porta Capamante: 43.25917,13.01109
Matelica – Parcheggio Via Guido Rossa: 43.24480,12.99957
Matelica – Agriturismo Country House Salomone: 43.29646,13.00019
Cerreto d’Esi – Area Sosta in Via Dante: 43.32750,12.99121

(settembre 2016)

Nessun commento:

Posta un commento