mercoledì 1 marzo 2017

Andar per Borghi: Cennina (AR)

Tra Guelfi e Ghibellini


Cennina è un piccolo abitato nel comune di Bucine in provincia di Arezzo che sorge arroccato su un colle che guarda la Valdambra.

Questa zona, una valle poco frequentata dal turismo di massa, è posta tra i crinali dei Monti del Chianti e il Valdarno Superiore, dominata da dolci colli ricoperti di boschi: fu importante luogo di transito tra il Valdarno superiore fiorentino e la Valle di Montaperti nel senese e strategica via d'accesso a Firenze da sud, ed è costellata di castelli e piccoli borghi medievali.

Lasciata la statale 73 (Raccordo Siena-Bettolle) uscendo a Colonna del Grillo, si prosegue fino al paese di Ambra, dove si seguono le indicazioni per Cennina. Sono circa tre km di strada molto stretta, asfaltata e praticabile con un minimo di attenzione. 
Pian piano si sale fino al cartello del borgo, dove lasceremo il nostro camper a bordo strada, per proseguire a piedi diretti a questo minuscolo villaggio posto su un poggio di 477 metri a dominio della Valdambra, tutto disposto attorno al castello feudale del XII secolo.

Terra di confine fra i domini fiorentini, aretini e senesi, il castello era il punto strategicamente più importante e di conseguenza fu assediato, distrutto e ricostruito più volte, coinvolto nelle guerre fra la guelfa Firenze e le ghibelline Siena e Arezzo.
Le origini del maniero risalgono al 1167, costruito per volere del conte ghibellino Brandaglia Alberigo d'Uguccione e cambiò nel corso dei secoli più volte padrone diventando di volta in volta parte del territorio senese o fiorentino, in base alle vittorie delle rispettive fazioni in lotta.

Oggi, il borgo conta poche anime che vivono protette dalla possente mole del cassero attorno al quale sono sorte diverse case attigue ad un pozzo, quasi tutte erette nei secoli scorsi utilizzando le pietre del castello distrutto. Vicino a questa piazzetta della Cisterna troviamo le abitazioni avvolte e avviluppate dai rampicanti che si fondono con l’antica pietra e i resti del Palazzo, residenza del castellano, in parte restaurato e adibito ad abitazione privata.


Salire fin quassù, in quest’angolo appartato di Toscana, aggirarsi per le sue vie prive di auto, ammirare i panorami che spaziano fino al Pratomagno, godere del silenzio tra gli antichi ruderi, ci riporta in una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato.


            


  



 Non esistono spazi idonei per la sosta del camper. All’ingresso del paese si trova un parcheggio per le auto dei residenti, ma si consiglia di lasciare il mezzo appena terminata la salita alla fine della strada che proviene da Ambra. Qualora si decidesse di fermasi qui per la notte (GPS: 43.43625,11.59089), chiedere in paese se il terreno sia privato per avere l’autorizzazione alla sosta. 


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