mercoledì 30 aprile 2014

Andar per Borghi: Civitacampomarano (CB)

Un salto nel tempo


Piccolo grande Molise! 


Basta lasciare le trafficate direttrici che collegano il corridoio tirrenico con quello adriatico e alzare lo sguardo sui paesi che si trovano sopra le proprie teste: superati i tornanti, la strada sale e quando meno te lo aspetti si apre un piccolo angolo di mondo sconosciuto ai più, ma non per questo meno interessante.

L’ultima scoperta si chiama Civitacampomarano che aveva attratto la curiosità di chi scrive per aver letto dell’inaugurazione di una nuova area di sosta camper.
Lasciata la SS 650, Fondo Valle del Trigno poco prima del maestoso complesso del Santuario di Santa Maria del Canneto, si sale verso Roccavivara e dopo qualche chilometro, si arriva presso l'area di sosta in località Parco Vallemonterosso, qualche chilometro prima del centro cittadino.
Ai margini di un bel bosco posto a 800 metri di altitudine, attrezzato con panche, fontana e punto ristoro, hanno collocato nove ampie piazzole pavimentate in pietra lavorata, con attacco luce e pozzetto di scarico Wc-Wash. La posizione isolata, fuori dal centro abitato e direttamente a contatto con la natura, assicura un soggiorno tranquillo e rilassante.





Preso atto con soddisfazione della presenza di questo presidio di sosta, si possono fare altri 6 km e scendere al borgo di Civitacampomarano, famoso per la presenza del Castello Angioino.

Il paese, arroccato a 520 metri di altitudine, tenacemente abbarbicato a uno sperone tufaceo, si presenta tranquillo e accogliente. I vicoli convergono verso la piazza del Municipio e il castello edificato intorno al XIV secolo, sotto la dominazione angioina (Carlo d'Angiò). Una poderosa fortezza a pianta quadrangolare, con due torri angolari di forma cilindrica che guardano verso ovest.
   



Il paese è molto legato alla figura di Vincenzo Cuoco storico, giurista, economista, saggista e politico, che qui nacque nel 1770. Partecipante attivo della Rivoluzione napoletana del 1799, conobbe l’esilio a Parigi e, tornato a Napoli fu consigliere di Cassazione e direttore del Tesoro. Oggi la sua casa natale è stata ristrutturata, è aperta alle visite e funge anche da centro di ricerca universitaria.

                  

Passeggiando nel resto del borgo s’incontra la Casa del mercante, che seppur parzialmente crollata racconta molto della sua antica storia. L’edificio risale al 1732 come da incisione su una pietra a forma di cuore murata sulla facciata.


Oltre ad un paio di chiese, Santa Maria Maggiore e la parrocchia di San Giorgio Martire, una passeggiata verso la Contrada Giardino conduce all'antico cimitero del paese, costruito secondo i dettami dell'editto di Saint-Cloud del 1806 promulgato da Napoleone Bonaparte. E’ forse uno dei pochi esempi di architettura cimiteriale napoleonica presenti nel centro-sud Italia.



Pochi minuti e si torna di nuovo all’area di sosta per passare una notte osservando le stelle nel silenzio del bosco di Civitacampomarano.

Piccolo grande Molise!

Informazioni:
Area di Sosta camper Parco Vallemonterosso.
SP 92, tra Roccavivara e Civitacampomarano.
GPS: 41.79565,14.65494
Nove piazzole, scarico, illuminazione, corrente elettrica e fontana dell'acqua. 

Pro Loco "Vincenzo Cuoco"
via Vittorio Emanuele 4 Civitacampomarano
http://www.civitacampomarano.net/

Comune di Civitacampomarano,
Piazza Municipio 13
tel. 0874.748103 

giovedì 20 marzo 2014

Eventi: Amatrice (RI)

 Il Palio dei Somari 2014. Domenica 30 marzo, ore 15:00


 Risale al 2003, la prima edizione del Palio dei Somari Sindaci, eventi ideato dalla Pro-Loco di Amatrice per rivalutare l'importanza dell'asino nell'agricoltura e rivivere una vecchia tradizione tipica delle zone montane. 
Come da tradizione, la seconda Domenica di Quaresima il simpatico asinello diventa protagonista di questa festa, una gara in sella all'asino da parte dei Comuni limitrofi o storicamente amici di Amatrice che intervengono rigorosamente in abiti storici. La parte goliardica assegna a ogni asino il nome del Sindaco del comune rappresentato.

La manifestazione inizia con un corteo storico di oltre 500 figuranti che attraversano il Corso di Amatrice per poi arrivare al “Somarodromo”, apposito campo dove inizieranno le gare per determinare il vincitore che si fregerà del titolo di Asino-Sindaco.
All'ultimo arrivato sarà assegnato come oggetto di scherno, il temuto campanaccio, mentre una giuria composta dai veri sindaci eleggerà la Dama del Palio. 
Una simpatica iniziativa per visitare la cittadina laziale, per assaggiare i celeberrimi spaghetti all’amatriciana e per recuperare una vecchia tradizione tipica delle zone montane.
In concomitanza alla gara, si potranno visitare gli stand di prodotti tipici offerti dalle Pro-Loco della Via del Sale, tra cui spiccano il Polentone di Castel di Tora e la bruschetta di Casaprota.



Informazioni:
Associazione Turistica Proloco di Amatrice:
C.so Umberto 1°, 98 
Tel 0746/82.63.44 
www.prolocoamatrice.it/- info@prolocoamatrice.it


La sosta camper:
Possibilità di sosta attrezzata presso "Agriturismo S. Clemente" in frazione Retrosi 57, a 4 km dal centro.
Tel 0746.825071 – 3287560179.
Sito web: www.agricamperamatrice.it - www.agriturismosanclemente.it/ - areadisostaclementi@alice.it .

Parcheggio non attrezzato in Piazza del Donatore, di fronte al campo sportivo.

sabato 8 marzo 2014

Eventi: Castel di Tora (RI)

La festa del Polentone a Castel di Tora: una manifestazione golosa che richiama gli amanti della tipica e antica cucina tradizionale.


In ricordo dei tremendi periodi di miseria e povertà, la prima domenica di quaresima il paese si ritrova in piazza per la "Festa del Polentone". Alle dieci della mattina, il Banditore annuncia per le vie del paese l’apertura dei festeggiamenti e allo scoccare del mezzodì, arriva il polentone, fumante e saporito che viene tagliato a fette per mezzo di uno spago imbevuto di olio extravergine di oliva della Sabina e poi condito con il sugo magro di pesce povero come baccalà, aringhe e alici. Un robusto e saporito piatto unico che rivaluta un’antica pietanza spesso legata alla povertà. Oggi, per fortuna, questa infelice fama fa parte della storia e la farina di mais è giustamente rivalutata tanto che dal 1998 si è costituita l’Associazione Culturale dei Polentari d’Italia che riunisce 16 paesi in cui si tengono sagre dedicate alla polenta.





A Castel di Tora, uno dei soci fondatore dell’Associazione, oltre a degustare il piatto tipico per eccellenza della tradizione castelvecchiese, si potranno assaggiare i sapori della provincia di Rieti come l’ottimo olio sabino, i rinomati spaghetti all’amatriciana, salsicce e fagioli accompagnati dal tipico pane cotto nel forno a legna.
L’edizione 2015 si terrà il 22 febbraio nella tensostruttura riscaldata di 300 mq, sede di varie manifestazioni. E’ vivamente consigliata la prenotazione.

Informazioni:
Pro Loco Castel di Tora: tel. 0765.716363, 345.2315609, 328.9336812
www.prolococastelditora.it/ - info@prolococastelditora.it
Comune: tel. 0765.716313




La sosta camper:
Punto sosta comunale in Via Turanese, loc.tà Bivio, alle spalle degli uffici del Parco e del P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche) ai piedi dell'area di Monte Antuni.
GPS: N 42,21327 – E 12,96934. Circa 15 Posti, a pagamento. Scarico wc cassetta, fontanella acqua potabile. Centro abitato a circa 1000 metri (in salita), lago a 200 mt.
Di norma sono previsti anche parcheggi auto e camper a metà salita verso il paese.

mercoledì 19 febbraio 2014

Week End: La Riviera dei Cedri (CS)

Sua Maestà il Cedro

A spasso lungo la Riviera dei Cedri, tra il mare blu e la storia di questo particolare e misterioso frutto.


Quella striscia di costa che inizia da Praia e termina a Cetraro è nota come La Riviera dei Cedri in omaggio al giallo agrume che qui è coltivato.
Qualche anno fa, una continua sequenza di basse piante dalle chiome verde intenso accompagnava il turista che percorreva la statale 18; oggi le cedriere sono notevolmente diminuite nella fascia costiera e ci si deve inoltrare nelle campagne circostanti per poterle vedere.
In estate, quando i cedri sono ancora verdi, i rabbini di moltissime comunità israelitiche, arrivano per raccogliere i frutti più belli, indispensabili alla loro festa delle capanne, chiamata Sukkot, un rito molto sentito dagli ebrei. La selezione dei frutti segue un preciso rituale perché l'agrume deve essere di una pianta non innestata, al quarto anno di produzione, di forma conica, colore verde, con l’apice sano e con un pezzo di peduncolo attaccato al frutto.
In autunno, quando il frutto assume quel caratteristico colore giallo dorato, si raccolgono i cedri destinati agli usi gastronomici, come il liquore di cedro, bibite, granite e gelati, oltre che al classico e ipocalorico cedro candito.
Arrivando da nord, si passa Praia a Mare con la sua Isola di Dino per arrivare a Scalea, graziosa cittadina identificata dalla Torre Talao, una delle 366 torri che nel XVI secolo, sotto il regno di Carlo V costituivano un efficace sistema di avvistamento lungo tutta la costa. Interessante, seppur faticosa, la salita al centro storico che inizia dalla Porta della Marina, ai piedi del paese vecchio.


Una breve deviazione verso l’interno costeggiando le rive del fiume Lao ci porta a Orsomarso. Siamo già nel territorio del Parco del Pollino e le verdi montagne circostanti lo ricordano.
Una passeggiata per i vicoli del centro storico e riprendiamo la strada passando per Santa Maria del Cedro con sosta presso il Museo del Cedro (Museo del cedro / Laboratorio del gusto - Telefono: 0985-42598 - 349-0567658 - www.cedrodicalabria.it).
Torniamo sulla costa all’altezza di Cirella di Diamante, piccolo abitato, caratterizzato da una scogliera che guarda l’isola omonima; si può salire alle panoramiche e spettacolari rovine di Cirella Vecchia dalle quali lo sguardo può spaziare sul blu del mare e sui vicini borghi di Grisolia e Maierà tenacemente abbarbicati alle creste montuose.


Pochi chilometri e siamo a Diamante altro paese rivierasco noto per per l'animato lungomare e per i suoi murales, una felice intuizione del pittore Nani Razzetti, milanese, ma diamantese di adozione, il quale propose al sindaco del tempo il progetto di rivitalizzare il centro storico. L'Operazione Murales, iniziata nel 1981, portò a Diamante, dall'Italia e dall'Estero, ottantatre pittori, che nel mese di giugno iniziarono a dipingere i muri del centro storico, ormai diventati delle grandi tele, facendo rinascere nella gente che vi abita il gusto della conservazione del proprio passato, per un'idea viva, che proietti nel futuro.




Ancora qualche chilometro e si arriva a Belvedere Marittimo. Il borgo alto si snoda lungo stradine che incontrano tracce di un florido passato caratterizzato dalla presenza di palazzotti con piacevoli portali, che risentono, purtroppo, del passare del tempo.


Dopo tanto salire, si arriva al castello di Belvedere, un esempio di fortezza del XV secolo che presenta tutte le caratteristiche del tipico castello angioino riadattato e fortificato nel periodo aragonese.
Una veloce occhiata al borgo di Cetraro e usciamo dalla Riviera dei Cedri, non prima di aver riempito la nostra cambusa delle bontà gastronomiche, gradito ricordo di questa terra.

DOVE  DORMIRE


Cirella. AA Lido Alexander
Lungo il percorso non mancano le sistemazioni in aree attrezzate poste direttamente sul mare, aperte di norma da Pasqua fino a settembre inoltrato o addirittura non chiudono affatto.

A solo titolo di menzione, si citano a Scalea l'area La Dolce Vita, Lido Zio Tom, Lido Aqua Mar; Lido Alexander e Ulisse a Cirella; Lido Tropical, Lido le Sirene e Il Tritone a Diamante.



mercoledì 12 febbraio 2014

Fotografia: A Van in the Sea

Alessandro Puccinelli , da molti definito “il fotografo del mare” pubblica un interessante progetto a metà tra acqua e cielo, nel quale il camper occupa una porzione importante dello scatto.

"A Van in the Sea", il nome del progetto, è una coinvolgente collezione di scatti notturni realizzati dal fotografo sulle coste meridionali del Portogallo, dove viene colto il magico momento che precede il sonno, la notte, il silenzio.
Il camper, uno stagionato Hymer del 1983,  diventa un faro nella notte che si proietta tra il mare e le stelle, un punto fermo dove salutare la giornata appena trascorsa. 
" L’utilizzo del camper nasce dalla necessità di passare più tempo possibile a diretto contatto con l'oceano - spiega il fotografo - per portare avanti i miei lavori di ricerca fotografica che hanno tutti come tema il mare''.
Ancora una volta, "Sotto Ogni Cielo, Aria di Casa Mia".

Alessandro Puccinelli è nato a Pisa nel 1969 e si è trasferito in Australia all'età di 21 anni, dove ha avuto i primi contatti con la fotografia commerciale e soprattutto, dove ha iniziato per la prima volta, ad osservare la natura con uno sguardo diverso. Ad oggi si divide tra Pisa e Lisbona dove ha trovato il giusto equilibrio tra abitudini europee e natura selvaggia.      www.alessandropuccinelli.com/


A Van in the Sea